8
settembre 2001: St-Florent - Galeria, Km 114
Si attraversa una regione
arida, ma pittoresca e panoramica, nota come "Desert des Agriates"; a L'Ile Rousse, dove giungo in tempo per la spesa al mercato nel centro
storico, posso finalmente assaporare i celebri ravioli al "brocciu".
Uscendo dal paese sono
raggiunto da una simpatica comitiva di cicloturisti vicentini che mi accompagna
fino a Calvi, dove mi fermo brevemente sulla spiaggia e cedo alla tentazione di
tuffarmi in acqua.
Proseguo ancora fino a
sera quando, giunto nella località di Galeria, mi fermo nel campeggio e lì mi
intrattengo con alcuni giovani austriaci. Torna
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9
settembre 2001: Galeria - Ajaccio, Km 139
I ragazzi austriaci sono
stati molto gentili a prestarmi un materassino, con cui avrei finalmente potuto
dormire serenamente se gli stessi non avessero poi festeggiato fino a tardi. Il
viaggio, dopo una sosta per visitare Porto, attraversa la spettacolare regione
dei Calanchi e prosegue fino a raggiungere Ajaccio in serata. Torna
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10
settembre 2001: Ajaccio – Bonifacio, Km 142
Visito Ajaccio ed il suo
mercato per la spesa; sulla salita del Col St-Georges mi fermo spesso a raccogliere i buonissimi fichi
selvatici che crescono spontanei sul ciglio della strada.
Mi fermerò in serata nel
campeggio poco fuori il paese di Bonifacio; qui è facile fare conoscenza con
una volpe, evidentemente abituata alla presenza umana dei turisti, ed anzi lieta
di approfittare degli avanzi di cibo; la meraviglia iniziale lascia però posto
alla premura di recuperare i biscotti tradizionali corsi appena acquistati. Torna
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11 settembre 2001: Bonifacio
- Bastia, Km 190
Prima di ripartire visito
il paese di Bonifacio ed il punto panoramico da cui si può intravedere la costa
della Sardegna. Sosterò in seguito solo a Porto Vecchio, proseguendo
lungo la più monotona costa orientale nel tentativo di raggiungere Bastia in
serata. A 9 Km dalla meta trovo il campeggio, ma riparto subito dopo aver
montato la tenda, riuscendo così nell'impresa di concludere il perimetro
dell'isola, non senza difficoltà e quando è ormai tardi. In prossimità del centro
storico di Bastia incontro un posto di blocco della polizia: sono gentili
concedendomi di transitare e mi spiegano con tutta tranquillità che è
solamente avvenuto un omicidio come capita spesso fra i corsi(!). Sul lungomare
del porto consumo una notevole e meritata cena corsa prima di rientrare nel
campeggio ormai a notte fonda.
Transitando velocemente
per l'ufficio del campeggio avevo dapprima intravisto scene di crolli di edifici
e poi, distrattamente, avuto notizia di un attentato: senza aver messo ancora in
relazione gli elementi, mi ero invece meravigliato di quanta gente si fosse
improvvisamente radunata intorno al televisore del campeggio. Torna
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12 settembre 2001:
rientro
Dormirei volentieri a
lungo sulla sabbia morbida, ma devo svegliarmi presto per riuscire a tuffarmi
ancora in mare e per essere al porto in orario per l'imbarco.
Sulla nave il commento
"hai visto New York?" ricevuto a termine di un SMS da parte dell'Anita
non era stato compreso da parte mia, credendo si riferisse alla cartolina postale
da lei ricevuta da New York durante l'estate; solo dopo, telefonando a casa per
avvertire del mio arrivo in serata, riceverò notizia dell'attentato e del
crollo delle torri gemelle.
Sbarcato a Savona
raggiungo la stazione ferroviaria da dove, divincolandomi fra ritardi e treni
soppressi, posso far rientro a Legnano.
Un ringraziamento in
particolare al mio papà che mi ha condotto in automobile fino a
Savona.
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